Vino Rosso fatto in casa 🍷 dalla Vendemmia alla Degustazione


Ciao a tutti! Mi trovo qui in questa vigna. Non è mia, tranquilli, non ho comprato una vigna. Ma quest’anno ho deciso di fare il vino. Non è l’annata migliore: tutti me l’hanno sconsigliato perché quest’anno il tempo è stato brutto. Ha piovuto tanto all’inizio, poi ci sono stati dei colpi di calore e le vigne hanno patito. Infatti, il Negramaro che era qui in zona non verrà raccolto. Sinceramente non so, ma anche qui le vigne sono un po’ patite.

Quando Fare la Vendemmia

Solitamente la vendemmia viene fatta tra fine agosto e primi di settembre, dipende dove vi trovate. Noi ci troviamo in Puglia. Quest’anno siamo a fine agosto 2023 e ancora non è stata fatta.

Controllo del Grado Zuccherino

Oggi è il 12 settembre 2023, momento di vendemmia. Come sappiamo, quando raccogliere l’uva? Il grado zuccherino deve essere superiore al 21, tra il 21 e il 25, poi dipende dal tipo di vino che volete fare. Adesso prelevo qualche acino d’uva, controllo con il rifrattometro quello digitale che avevo io e facciamo una campionatura per vedere se è il momento giusto per raccogliere.

Risultati del Controllo

Il risultato è 22.2. Naturalmente non basta controllare un grappolo d’uva; bisogna fare una campionatura intorno alla vigna. Quindi adesso vado a controllare altri quattro grappoli e poi andiamo avanti con la raccolta. Ecco i risultati: 22.00, 20.00, 20.75, 21.80 e 22.40 gradi Brix.

Preparazione per la Pigiatura

Una volta vendemmiato, dobbiamo andare a pigiare la nostra uva. Come procediamo? Se avete i macchinari, potete utilizzarli. Io farò all’antica, come al solito, anche perché la quantità è minima, sono circa 60 kg di uva. Li ho divisi più o meno a metà, quindi dovremmo riuscire a riempire una damigiana.

Pigiatura dell’Uva

Come procediamo? Io ho già le mie ciabatte. Adesso mi tolgo le ciabatte, ho un secchiello con l’acqua, mi sciacquo i piedi e poi inizio a pestare l’uva, semplice.

Fermentazione del Mosto per il Rosato

Pigiata tutta l’uva, ho già preparato il fermentatore. Adesso vado a prelevare quei 10-12 litri di mosto così da poter fare il vino rosato. Siccome il primitivo ha la buccia ricca di colori, tannini e altre sostanze, se aspetto troppo non riesco a ottenere un rosato, ma diventa direttamente rosso.

Prelievo del Mosto e Controllo della Densità

Adesso prendo le tinozze, una alla volta, le posiziono sopra e prelevo 5 litri da una e 5 litri dall’altra. Nel frattempo, prelevo anche un campione e vi dico la densità iniziale. Raccolto il mosto per il vino rosato, possiamo andare avanti con il vino Primitivo. La densità iniziale è 1106, quindi ci darà un vino bello ricco di zucchero e con le bucce verrà sicuramente uno spettacolo.

Rimozione dei Raspi

Ma cosa dobbiamo fare con i raspi? Dobbiamo andare a toglierli perché sono verdi. Se sono verdi, rilasciano quella sensazione di frutta acerba e invece di rilasciare tannini, rilasciano una sostanza che lega i denti. Il vino, invece di essere ricco, diventa astringente, e non vogliamo questo tipo di vino. Con pazienza, a mano, andate a togliere i raspi e li mettete in un contenitore così che rilascino ancora un po’ di succo che è attaccato al raspo, che poi potete scolare direttamente di nuovo nella vostra tinozza.

Controllo della Temperatura del Mosto

Bene, abbiamo raccolto due secchi di raspi. Adesso andiamo a coprire con un lenzuolo e domani mattina vi aggiorno con la fermentazione, mentre quella del rosé sta già andando alla grande. Ci rivediamo domani mattina.

Inizio della Fermentazione

Alle 8 del mattino seguente, quando entrate nel locale, già si sente l’odore di mosto di vino, anche se la fermentazione non è ancora attiva. Infatti, con il termometro controllo la temperatura del mosto per capire se è troppo alta o troppo bassa e agire di conseguenza. A 24° va benissimo, quindi adesso mescoliamo per bene il nostro mosto. La fermentazione non è ancora attiva, ma vedrete che mescolando non fa schiuma, quindi lo copriamo e vi aggiorno nel pomeriggio.

Sviluppo della Fermentazione

Dopo 24 ore la fermentazione è partita. Non so se l’avete notato, ma quando ho versato il mosto si è formata la schiuma, segno che inizia a formarsi la CO2. Per comodità, ho messo tutto in una tinozza e ho creato una specie di filtro per evitare che le parti più grossolane intasino il rubinetto. La fermentazione partita farà sì che le bucce delle uve vengano a galla, ma se stanno troppo a contatto con l’aria c’è il rischio che si sviluppino muffe. Quindi almeno due volte al giorno dovete abbassarle, immergendole nel vino.

Procedura di Rimozione delle Bucce

Se siete in casa e avete 10 minuti, scoprite il vostro vino e andate a immergere le bucce. In questo modo, il vostro vino sarà bello sano. Vi faccio vedere da vicino che quando pestate fa un po’ di schiuma, segno della fermentazione. Sentirete anche l’odore della fermentazione, e se sentite un rumore di sottofondo come “GL Glu GL Glu”, è il rosé che sta fermentando alla grande.

Mantenimento della Fermentazione

Come vi avevo accennato ieri, si è formato il cappello perché la fermentazione è bella attiva e le bucce continuano a venire a galla. Adesso dobbiamo abbassarle di nuovo. Questo procedimento va fatto almeno tre volte al giorno: mattina, pomeriggio e sera. Se lo volete fare più volte, ancora meglio.

Messa in Damigiana del Vino

Dopo 7 giorni vado a mettere il mio vino direttamente nella damigiana, anche se la fermentazione non si è completata. Facciamo un ripasso: 7 giorni fa ho pestato l’uva, dopo 2 giorni la fermentazione è iniziata ad essere attiva, dopo 5 giorni ho controllato la densità ed era già a 1030, quindi la maggior parte dello zucchero si era già trasformata in alcol. Dopo altri due giorni, la densità è scesa a 1014, quindi il vino è quasi pronto. Per evitare che si ossidi e diventi aceto, finisco la fermentazione all’interno della damigiana.

Conservazione e Protezione del Vino

Per evitare l’ossidazione, ho messo un tubo di gomma attaccato al rubinetto, così il vino non cade a pioggia ma scende direttamente nella damigiana. Una volta che la damigiana è piena, la chiudo con un tappo tipo gorgogliatore. Parliamo delle vinacce: cosa potete farne? Varie opzioni: strizzarle con un torchio e utilizzarle come compost, o fare l’aceto, o distillarle per fare la grappa (anche se è illegale). Io farò il vinello, un vino più leggero.

Imbottigliamento del Vino

Dopo un mese, andiamo a fare il primo travaso. Rimuovo il gorgogliatore, prendo un tubo per il travaso e lo inserisco nella damigiana. Attenzione a non pescare le fecce sul fondo, l’obiettivo è non pescarle. Un consiglio: ogni volta che fate un travaso, sentite il profumo e assaggiate un sorsetto.

Imbottigliamento Finale

Bene, ora ho riempito la damigiana da 25 litri e vado a sigillarla. Qualcuno chiederà cos’è quel liquido che ho messo all’interno: era del whisky fatto in casa. Potete utilizzare grappa o altro, basta che non alteri il sapore del vino. Ho messo anche un tappo di sughero e sigillato con nastro per evitare che div

enti aceto. L’ho fatto per tutte le damigiane, sia il vino rosso che il rosato.

Degustazione Finale

Dopo un anno, è finalmente il momento di assaggiare il vino. Primo assaggio: il vinello, frizzante e leggero, perfetto per le giornate estive. Poi passiamo al Primitivo: il sapore è corposo, ricco e profondo, perfetto per accompagnare un buon pasto. Infine, il Primitivo invecchiato con legno di rovere: le note di frutta secca e il profumo intenso rendono questo vino davvero speciale.

Conclusione

Spero che questo lungo viaggio dalla vendemmia alla degustazione vi sia piaciuto. Non dimenticate di iscrivervi al canale, lasciare un mi piace e condividere questo video con gli amici! Al prossimo anno per una nuova avventura vinicola! In questo ultimo video ho raccolto tutto il lavoro di un anno. 🍷


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